Per avviare l’iter di accoglienza è necessario contattare l’Assistente Sociale del Comune di Residenza dell’anziano o gli uffici della U.O.S Non autosufficienza dell’Azienda ULSS 7 Pedemontana.

In questo modo verrà attivata la valutazione da parte della UVMD (Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale) finalizzata all’inserimento nel RUR (Registro Unico di Residenzialità), attraverso la compilazione della Scheda di Valutazione Multidimensionale Anziani (S.Va.M.A.).

Quando si verifica la disponibilità di un posto, l’Assistente Sociale dell’ISACC individua i candidati all’inserimento consultando il RUR (Registro Unico di Residenzialità) tra quelli che presentano una valutazione compatibile con i nostri nuclei. È prevista la valutazione da parte del Coordinatore Infermieristico referente per le accoglienze delle persone con demenza.

Il colloquio ha lo scopo di raccogliere le informazioni sulle condizioni generali del futuro residente, presentare la struttura, prendere accordi rispetto alle modalità di ingresso ed espletare le pratiche amministrative necessarie.

In alcune situazioni può essere prevista una visita domiciliare per conoscere il nuovo residente nel contesto in cui si trova in quel momento. Questo momento di incontro può essere effettuato da diversi professionisti in base al bisogno rilevato durante il colloquio di pre-accoglienza.

Le informazioni raccolte dall’Assistente Sociale vengono inserite nella Cartella informatizzata per permettere a tutta l’équipe di predisporre quanto necessario per l’accoglienza e fare conoscere le caratteristiche e le abitudini del nuovo residente.

L’Infermiere della comunità in cui verrà inserito il nuovo residente è incaricato dell’accoglienza. Assieme al personale presenterà gli ambienti di vita e provvederà ad eseguire un primo accertamento infermieristico. Ogni professionista nei primi giorni di presenza conoscerà il nuovo residente, valutando lo stato di salute e i bisogni. È previsto, dopo circa una settimana dall’accoglienza un primo momento di confronto in equipe e, successivamente, l’Unità Operativa Interna (U.O.I.) nella quale viene definito il Progetto Assistenziale Individualizzato (P.A.I.).